Come in tutto.. anche nella bocca, c'è bisogno di equilibrio.
Esiste una serie ben definita di disordini muscolari, detti più propriamente abitudini viziate, che hanno tutti un comune denominatore: la preponderanza di una determinata area muscolare e una sua reiterata attivazione, più o meno conscia e/o supportata dall'impiego di mezzi ausiliari.
L'effetto di tale disfunzione muscolare si può riscontrare in prima istanza sulla posizione che vanno ad assumumere i denti: la forma a ferro di cavallo che in condizioni fisiologche è propria dell'arcata dentale e data proprio dalla spinta centrifuga del "muscolo linguale" e dalla resistenza centripeta offerta dai muscoli di labbra e guance.
Semplificando al massimo deriva che:
- una maggior attivazione del muscolo linguale, come nei casi di deglutizione atipica, modifica la forma dell'arcata che dalla fisiologica forma a ferro di cavallo si trasforma in un'arcata a punta, con un diametro intercanino molto ristretto. Sul piano verticale si crea una beaza tra l'arcata superiore ed inferiore in quanto le ripetute pressioni della punta della lingua sui denti anteriori creano un varco.
- una maggiore attivazione dei muscoli periorali crea invece una forma dell'arcata quadrata e una palatinizzazione degli incisivi superiori. Da ciò spesso deriva che anche la mandibola venga trattenuta in toto in una zona più arretrata a quella che sarebbe fisiologica.
Schematizzando, le principali abitudini viziate sono:
- Deglutizione atipica: nei lattanti la deglutizione fa parte dei cosiddetti riflessi primitivi che, presenti alla nascita, si attenuano fino a scomparire per lasciare il posto a risposte funzionalmente più evolute. La lingua rienpie completamente la bocca, si insinua tra i provìcessi alveolari mentre contemporaneamente si ha una contrazione delle labbra e delle guance, la mandibola si solleva verso l'alto. Questo tipo di attivazione muscolare ha un significati fisiologico ben preciso: creare un sigillo tra labbr e capezzolo materno al fine di succhiare il latte e impedire la fuoriuscita del liquido. La maggior parte di bambini acquisisce le più importanti caratteristiche della deglutizione matura tra i 12 e i 15 mesi, portandola a compimento a circa 2 anni di età. Nel momento in cui la deglutizione infantile permane oltre questa soglia di età si trasforma in deglutizione atipica e spesso crea delle malocclusioni che presentano delle caratteristiche peculiari con arcate contratte, morsi aperti.
- Postura linguale bassa: la forma dell'arcatga inferiore si allarga insorabilmente a causa della presenza di una lingua, perlopiù flaccida, la cui punta non va praticamente mai a toccare il palato, impedendo quindi il suo sviluppo a discapito di un eccesso di crescita trasversale della mandibola. Spesso si trova associata a progenismo mandibolare e morsi crociati. Bisogna controllare che non vi sia la concomitante presenza di un frenulo linguale corto in quanto la disfunzione in questo caso non sarebbe fisiologica bensì anatomica.
- Prolungato utilizzo del ciuccio (o ancora peggio del dito): in questo caso si crea una cascata di informazioni neuro muscolari non idonee allo sviluppo del terzo inferiore del volto con arretramento della mandiola, contrazione del palato, proinclinazione incisale superiore.
- Respirazione orale: la prevalenza della respirazione orale sulla respirazione nasale determina, per un eccessivo stiramento dei muscoli delle guace, una contrazione palatale e nei casi più gravi una facies adenoidea per continua estrusione dentale posteriore (se i denti non sono in contatto continuano ad estrudere) e di conseguenza rotazione mandibolare verso il basso, ecc..
Anche altre abitudini non sono favorevoli al mantenimento di una corretta armonia dentale come, l'onicofagia, il succhiamento del labbro inferiore, l'interposizione di vari oggetti tra le arcate come penne o matite.