Complicanze e controindicazioni durante il trattamento

La terpia ortodontica può recare un po' di dolore subito dopo il posizionamento dell'apparecchio, per la forza delle trazioni e delle tensioni che vengono imposte con fili e attacchi.

Il paziente tuttavia non pecepisce lo spostamento dentario poichè è lento, continuo e progressivo. Solitamente si avverte solo una sensazione di fastidio, soprattutto per la presenza degli attacchi a contatto con le labbra e le guance, o quando si utilizzano apparecchiature palatali che interferiscono coi movimenti della lingua.

Generalmente, dopo alcuni giorni il paziente sia abitua, il dolore scompare e non ha più limitazioni importanti.

Si tratta quindi di superare solo la fase iniziale, quando la presenza di un nuovo apparecchio crea un po' di disagio e normalmente l'ortodontista aiuta il paziente dangogli delle cere apposite per coprire le parti che eventualmente possono graffiare o prescrivendo prodotti lenitivi appositamente formulati.

Durante un trattamento orodontico possono presentarsi alcuni piccoli problemi, spesso facilmente risolvibili. Fra questi possiamo elencare:

  • distacco di bande e brackets: è la problemetica più frequente, legata spesso ai movimenti e alle forze della masticazione. Si risolve recandosi in studio ove l'ortodontista ripristina l'integrità dell'apparecchio.
  • ulcere e piccole ferite: in corrispondenza di attacchi e fili. Sono fastidiose appena i dispositivi vengono applicati ma si risolvono in pochi giorni. Per ulcere e ferite è utile applicare la cera ortodontica sulle parti sporgenti dell'apparecchio e velocizzare la guarigione delle lesioni con gel e colluttori con formulazioni specifiche.
  • infiammazioni alla gengive: dato che con gli apparecchi, fissi e mobili, è più difficile rimuovere la placca, con un'igiene orale insufficiente è possibile che le gengive si infiammino facilmente.
  • carie dentale: se il paziente non esegue correttamente le manovre di igiene orale consigliate, è possibile che insorgano carie nel medio-lungo periodo.
  • riassorbimenti radicolari: anche se poco frequentemente, è possibile che le forze ortodontiche di spostamento dei denti causino un lieve arrotondamento dell'apice radicolare. La lunghezza delle radici è tale da minimizzare comunque il significato clinico di tale "erosione" che si considera pertanto accettabile.

I trattamenti ortodontici sono terapie prevedibili e dai risultati predicibili. Tuttavia esistono alcune condizioni che ne impediscono l'esecuzione. Fra queste le più importanti sono:

  • scarsa igiene orale: se il paziente non si dimostra collaborativo, l'ortodontista può decidere di non iniziare il trattamento o, se già iniziato, può interromperlo prima del raggiungimento dei risultati. Questo perchè la scarsa igiene può causare l'insorgenza di malattie cariose e gengivali che potrebbero danneggiare irrimediabilmente il sorriso del paziente.
  • parodontite e infiammazioni gengivali in atto: alla luce di diversi studi scientifici è stato visto che la presenza della malattia parodontale anche con grave perdita di supporto parodontale non è una controindicazione assoluta per il trattamento, ma solo se l'infiammazione è in atto. I pazienti parodontali con malattia non trattata non possono essere sottoposti a trattamento ortodontico, perchè l'infiammazione associata alla spinta dell'apparecchio causerebbe una drammatica distruzione dell'osso di supporto, con rischio di perdita dei denti.

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