Contenzioni

Tutti i casi in cui non sia presente, o non sia ottenibile, una contenzione naturale richiedono l'impiego di apparecchi di contenzione che, a seconda delle modalità di applicazione, vengono distinti in fissi, rimovibili e misti.

In base alle modalità di funzionamento i dispositivi di contenzione vengono ulteriormente distinti in attivi e passivi, qualora siano in grado di produrre o meno forze ortodontiche.

Non è possibile definire fin da principio quale sia il tipo di contenzione più adatta per il singolo paziente; la scelta è influenzata da vari fattori quali il grado di collaborazione che paziente ha dimostrato durante il corso della terapia, la qualità della sua igiene orale, il tipo di risultato ottenuto, la modalità stessa con cui si è raggiuto quel tipo di risultato, la presenza o meno di abitudini viziate e di bruxismo o digrignamento.

Personalmente prediligo applicare contenzioni minimali e rimovibili, che lascino libero il paziente durante l'arco della giornata in modo che lo stesso possa svolgere comodamente tutte le normali manovre di igiene orale. Le contenzioni si indosseranno quindi solo durante la notte: inizialmente tutte le notti,  poi si passa a notti alterne per terminare infine a 2 notti a settimana.

Il periodo obbligatorio per consolidare con le contenzioni il risultato ortodontico raggiunto è:

  • su pazienti adolescenti: portare le contenzioni fino a fine crescita.
  • su pazienti adulti: per un anno dopo il termine della terapia, in maniera decrescente, come precedentemente descritto.

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