Malocclusioni

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Si può definire come malocclusione il complesso delle alterazioni scheletriche, muscolari e dentarie che non garatiscono l'armonia e il buon funzionamento dell'apparato stomatognatico.

Le malocclusioni dentoscheletriche interessano sia lo sviluppo e la posizione dei denti, sia lo sviluppo dell'osso mascellare e della madibola.

Il mascellare è un osso fisso a cui sono annessi i denti dell'arcata superiore. La mandibola invece è un osso mobille che si articola con il cranio attraverso le articolazioni temporo-mandibolari di destra e sinistra. Ad essa sono annessi i denti dell'arcata inferiore.

Oltre alle difficoltà masticatorie e alla minor estetica del sorriso, le malposizioni dentarie creano anche difficoltà nell'igiene orale quotidiana con possibilità di accumulo di placca e insorgenza di patologie dento-gengivali.

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Il mascellare superiore e la mandibola si sviluppano con la crescita aumentado di volume. Il viso di un bambino è infatti più piccolo e rotondo rispetto a quello di un adolescente o di un adulto, poichè negli anni si sviluppa in lunghezza e larghezza.

La direzione di crescita delle ossa mascellari superiori ed inferiori sono influenzate dalle caratteristiche genetiche e da quelle ambientali. Talvolta però i rapporti ideali non sono rispettati e la crescita non può essere armonica.

Possiamo identificare tre classi di sviluppo delle ossa del volto:

  • 1° classe: siamo in presenza di ossa che crecono con regolarità di sviluppo, il profilo è armonico, tendente ad essere rettilineo. Può essere definita come la classe ideale di riferimento.
  • 2° classe: il mascellare tende a crescere più velocemente della mandibola che spesso appare più corta, arretrata e ruotata all'indietro. Il profilo ella faccia è tendenzialmente convesso.
  • 3° classe: il mascellare superiore non si sviluppa verso l'avaneti in maniera proporzionale alla sviluppo della mandibola che risulta più lunga con il mento sporgente. Il profilo facciale è generalmente concavo.

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